Ciao Umberto!
Ciao Umberto!
Giuseppe, membro del Sinedrio, uomo buono e giusto …. così ci piace ricordarti … come Giuseppe d’Arimatea ai piedi della croce … uomo di Chiesa, capace di pensare, capace di gesti di fermezza, come Giuseppe che si presenta a Pilato; ma anche di grande cura “Lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro”.
Come Giuseppe, sei stato capace di prenderti cura del prossimo nel silenzio, sei stato capace di “stare” nella vita, anche quando è diventato umanamente difficile capire …
Vogliamo ricordarti così, come Giuseppe d’Arimatea nella Deposizione dell’Antelami del Duomo di Parma: abbracciato a Gesù, mentre gli baci il costato ferito, in una scelta libera di metterti a servizio degli altri in nome della Chiesa, nella tenerezza di quel Dio, che dalla sofferenza della croce, accarezza Maria, madre sua e di tutti noi.
Grazie Umberto!!!
Renata, per tutto il Parini
UN SALUTO DALLA 5^A R.I.M. Buongiorno Prof., siamo le ragazze della 5^ RIM dell’anno scorso. Non ci sono parole adatte per queste situazioni, però ci terremmo a fare una cosa che non abbiamo mai fatto: ringraziarla. La ringraziamo perché durante il percorso insieme ci ha lasciato tanto; come la voglia di imparare cose nuove, la voglia di informarci su ciò che succede, la voglia di dire no alle ingiustizie, la voglia di esprimere la propria opinione, la voglia di cercare di non essere perfetti ma di agire coerentemente rispetto a ciò in cui crediamo. Sono valori importanti che abbiamo impresso nella nostra mente e nel nostro cuore e che speriamo un giorno di poterli trasmettere come lei ha fatto con noi. In questo modo lei sarà sempre con noi. Un grosso abbraccio! 5^A R.I.M. (A.S. 2016-2017) |
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UMBERTO un nome, e quante certezze, soprattutto AFFIDABILITA’, e poi: poter conversare su qualsiasi argomento collaborare in molteplici attività aggiornarsi insieme e progettare per gli studenti confrontare opinioni nel reciproco rispetto condividere battute per alleggerire la routine quotidiana iniziare la giornata con umorismo Grazie Umberto, per tutto quello che abbiamo potuto scambiarci. Fiorella Fiorelli |
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OMAGGIO A UMBERTO, PROF. SOTTOCORNOLA La settima arte ha favorito il nostro incontro: tu insegnante di religione, io agnostica insegnante di tedesco, frequentanti contesti molto differenti, ma con una passione in comune, quella per il cinema. I nostri confronti erano diventati sempre più frequenti, sempre più interessanti, facevamo quasi a gara a chi assisteva per primo alla proiezione dell'ultimo film uscito che valeva la pena di vedere... e più le problematiche venivano approfondite e più scoprivamo di avere molti valori in comune, aldilà di tutte le apparenze. Confrontarmi con te ha reso più ricca la mia vita. Pregnante per me è stato anche essere testimone di come hai affrontato con grande fede questo ultimo doloroso tratto di strada e spero che la dipartita ti sia stata comunque lieve. Ciao, Umberto. E grazie. Lia |
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Ecco caro amico. Sono venuto a salutarti proprio nella nostra Chiesa. Spesso argomento delle nostre conversazioni serie, ma sorridenti. Noi credenti. Ho letto male perché stavo e sto male, ma era il mio animo turbato che ti parlava. La mia bocca era secca. Ma era doveroso per me come potevo mancare al nostro ultimo saluto. Ogni volta che mi avvicinavo al tuo letto incredulo ero preso dal mistero che leggevo nei tuoi occhi. Addio Umberto. Poesia scritta dal Preside Antonio Perrone
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“Un abbraccio speciale al prof. Sottocornola, che con la sua pazienza ha cercato di insegnare ai suoi studenti come affrontare la vita al di fuori del contesto scolastico.” Una Studentessa.
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Messaggio ricevuto durante la degenza Salve prof. Sottocornola, non so se si ricorda di me, ma me lo auguro…… sono una sua ex alunna di 5 A RIM, Alice. Ho saputo dalle sue colleghe ciò che sta vivendo in questo momento … so che la fede e Dio le saranno vicini. Volevo scriverle questo messaggio per dirle che grazie a lei ho dei ricordi bellissimi delle superiori. Lei è stato il mio unico professore fisso dalla prima alla quinta, anche per questo le sono sempre stata legata. E’ un ottimo professore e un’ottima persona. Lei mi ha sempre fatto notare le mie qualità ed è anche grazie a lei se ho deciso di proseguire gli studi. Mi ha fatto piacere sentire negli anni che credeva in me, che mi reputava una persona intelligente e colta. Le auguro il meglio e sappia che lei occuperò sempre una parte della mia vita. La abbraccio
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"Umberto!, Il ricordo di un collega |
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“In principio era il Verbo” La Parola. Divina e umana. All’origine del nostro venire al mondo c’è una parola che ci chiama e ci identifica: “Umberto!”. E’ anzitutto la parola che ci giunge attraverso la voce dei nostri genitori: una parola ‘incarnata’ che noi percepiamo quando già ci è stata donata la vita. Sì! Percepire il nostro nome e vivere la vita è solo risposta, appello (alla nostra responsabilità) decisamentesecondo al primo: il generare noi (risposta responsabile) nella carne di mamma e papà! E’ stata la parola per prima a rompere il silenzio, a dire il nostro nome (la nostra identità), a dare un progetto alla nostra vita (la nostra singolarità). Continua |
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Quel catino di acqua sporca Accanto al fonte della vita nuova, la Pasqua ci consegna anche un catino d’acqua sporca. Ne ha fatto uso il maestro e nessuno lo ha ancora tolto dalla tavola curandosi di svuotarlo. Continua |